Film nella provincia di Pisa

Questo viaggio nella provincia di Pisa comincia da una delle piazze più celebri al mondo: Piazza dei Miracoli. Se come afferma Gassman ne La ragazza del Palio non vi potete perdere Pisa, perché “è indimenticabile”, visitandola non si può non partire da questo luogo, meta di milioni di turisti, dove si possono ammirare i monumenti che formano il centro della vita religiosa cittadina, la cui storia è brevemente descritta dallo stesso Gassman ad una turista texana. In questa piazza Pasolini ha ricostruito la Corinto in cui Euripide ambientò il dramma di Medea, impersonata dalla Callas e più tardi Monicelli vi ambientò la gag iniziale di Amici miei - atto secondo, dove un gruppo di turisti viene invitato dal famigerato quartetto a reggere la torre per evitarne il crollo.
Ma Pisa non è solo la Torre Pendente, né Piazza dei Miracoli. Lo sa bene Mariangela Melato che nel film di Orsini, Figlio mio infinitamente caro, lavora presso il Museo di San Matteo, antico edificio un tempo appartenente ad un convento di benedettine. Cogliete l’occasione per visitarlo, sarete piacevolmente sorpresi nel trovarvi opere di Masaccio e Donatello. Per raggiungerlo, vi consiglio di passare da Piazza dei Cavalieri, dove è stata girata la scena finale del film, e da qui dirigervi verso i lungarni cui il regista ha dedicato diverse inquadrature, e a ben ragione, come testimoniano le parole di elogio scritte da Leopardi che li riteneva più belli di quelli di Firenze. Mentre il sole si tuffa nell’Arno, infuocando il cielo, passeggiare lungo le vie che costeggiano il fiume si tingerà di magia. Per concludere romanticamente la vostra serata pisana potete sostare al Royal Victoria Hotel, albergo storico della città, dove è stata girata la scena della cena ne L’amore ritrovato, film diretto da Carlo Mazzacurati e tratto da Una relazione di Cassola.

Per vedere foto della citta di Pisa potete visitare il portale della città di Pisa pisa.guidatoscana.it sul quale sono presenti anche video.

 

L’indomani sarete pronti per salutare Pisa e avviarvi verso quei Monti che i mattinieri potranno vedere risvegliarsi alle prime luci dell’alba. Appena pochi chilometri e sarete arrivati alla Certosa di Calci, magnifico esempio di architettura religiosa scelto da Roberto Benigni per girarvi alcune scene de Il piccolo diavolo. Proseguendo lungo il tragitto si trova, arroccato sulle pendici orientali dei Monti Pisani, Buti, paese in cui sopravvivono tradizioni antiche, come quella del Cantamaggio, forma di teatro popolare usata per rappresentare la vita quotidiana e le sopraffazioni di cui erano oggetto gli interpreti. Dario Fo è il protagonista di un film dedicato ad illustrare l’esecuzione dei Maggi di Buti, intitolato per l’appunto Il Cantamaggio e diretto da Paolo Benvenuti.

A questo punto attraversate la campagna pisana e recatevi a Villa Valdisonzi, nei pressi di Crespina. Immersa nel verde di un parco secolare, questa residenza medicea è stata il set delle riprese de Le affinità elettive dei fratelli Taviani. Attualmente trasformato in bed and breakfast, potrete alloggiare nelle stanze e pranzare nei saloni in cui un tempo i nobili solevano dare feste e ricevimenti.


Seguendo i protagonisti del suddetto film, ispirato all’omonimo romanzo di Goethe, recatevi a San Miniato dove i fratelli Taviani hanno girato parte di un altro loro film: La notte di San Lorenzo, dove la campagna toscana fa da splendido sfondo ad uno dei tanti episodi di ferocia occorsi durante la seconda guerra mondiale, in cui i due registi raccontano magistralmente le tenerezze, la buona volontà, gli eroismi e la paura della gente comune.


Questo viaggio si conclude a Volterra. Edificato sulla sommità delle alture che separano la Valdera dalla Val di Cecina e protetto da una doppia cinta muraria, questo centro isolato ha saputo conservare tracce del suo passato che affonda le radici in tempi remoti, tremila anni fa, quando gli Etruschi fondarono Velathri. Sono proprio queste sue origini ad aver affascinato Luchino Visconti tanto da girarvi le Vaghe stelle dell’Orsa, "qui mi hanno stimolato l’antico enigma etrusco, Volterra, che ne è perfetta espressione, il complesso di superiorità della razza ebraica, una Figura di donna ". Una donna, Sandra, interpretata da Claudia Cardinale, che abita tra le mura di Palazzo Inghirami, la lussuosa dimora della più celebre famiglia volterrana, dove si svolge la maggior parte delle scene. Anche voi, come Sandra, Andrew e gli altri personaggi, potrete percorrere il Corridoio dei Dipinti, muovervi tra le stanze impreziosite da un arredo sontuoso e da numerose tele. Usciti dal Palazzo, camminate lungo le viuzze, avvolti dall’atmosfera di magia e di mistero che pervade questo borgo, proprio come Mara, La ragazza di Bube, ancora una volta interpretata da Claudia Cardinale, diretta da Luigi Comencini. Nel film, ispirato all’omonimo romanzo di Cassola, il regista ripercorre i luoghi rievocati nel libro, tra cui Volterra per l’appunto.
Qui termina questo itinerario. Un consiglio: qualunque sia la vostra futura tappa fermatevi una sera a Volterra. Non c’è, infatti, momento più magico per godere del fascino che questo luogo sa sprigionare. Recatevi fuori le mura verso la chiesa di San Giusto, dove si svolge una bella scena del film di Visconti; da qui potrete godere del panorama tanto minaccioso quanto suggestivo delle Balze. Mentre la luce crepuscolare annuncia l’avanzare della sera, sulla terra si allungano le ombre, esili come la celebre statuetta etrusca del Museo archeologico che vi guarda sorridendo.