Abbazia di San Fabiano

Come abbazia risulta esistente già nel 1082, appartenente prima all'Ordine Benedettino, poi a quello Vallombrosano. Era un luogo di accoglienza di pellegrini e malati che, unito al Capitolo nel Cinquecento, fu seguito concesso nel Settecento ai Francescani. Nel 1783 la badia divenne sede del seminario per volere del vescovo Scipione de' Ricci.

Il seminario

A parte la facciata sobria di stile romanico, l'ex complesso monastico ha conservato l'aspetto settecentesco e si articola intorno al cortile. Custodisce diverse opere dei secoli XVI-XVIII, tra cui si ricorda una tela del Rosi e un dipinto di Michele delle Colombe (1580 circa).
Al suo interno si trova anche una biblioteca, nata per gli studi teologici e umanistici dei suoi studenti e oggi regolarmente aperta anche al pubblico.

La chiesa

A lato della bianca facciata in alberese, ravvivata da disegni geometrici bicromi, si staglia l'interessante campanile quattrocentesco in cotto, a pianta poligonale.
L'interno ha mantenuto la struttura originaria a tre navate divise da arcate su pilastri, malgrado i rifacimenti di Adelio Colzi in stile neoromanico. È verso il basso che il visitatore non deve dimenticare di volgere lo sguardo per ammirare i preziosi frammenti del bel mosaico pavimentale, databile tra i secoli IX e XII, in cui tessere bianche e verdi creano fantasiosi motivi decorativi, simili a quelli delle stoffe orientali, ripresi dai ricami delle sete lucchesi: girali su fondo scuro racchiudenti animali mitologici, pantere, grifoni, croci. Di particolare pregio è anche il Crocifisso ligneo del XVI secolo collocato davanti al coro settecentesco.