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Costa degli Etruschi

Da Livorno a Piombino si snoda lungo un mare cristallino una striscia di terra rigogliosa che, per bellezza paesaggistica, interesse artistico e specialità culinarie, rappresenta una meta ideale per le vacanze. È la Costa degli Etruschi: qui arte e natura, storia e buona cucina risplendono sotto i raggi del sole.

Tra i colori intensi della odorosa macchia mediterranea emergono le innumerevoli rovine di una storia millenaria che parte dall’antico popolo degli Etruschi. Un passato lontano che qui non è confinato nelle sale dei musei, ma respira all'aria aperta, nei parchi archeologici.

Parco archeologico di Baratti e Populonia

Dalle pendici del promontorio di Piombino fino al golfo di Baratti si estende questo parco dove quinte paesaggistiche di immutato fascino incorniciano da secoli resti archeologici di particolare rilievo.

Arroccata su un promontorio, Populonia si affaccia sul mare, da quando fu fondata dagli Etruschi, di cui era una delle principali città, nonché l'unica sulla costa. Accanto alle mura e alle deboli tracce delle capanne dell'aristocrazia locale si ergono imponenti i resti di un'altra Populonia, quella romana, con templi, terme e santuari.

Percorrendo strade che fiancheggiano zone boschive e di macchia mediterranea si raggiunge l'area industriale e delle necropoli che si adagiano sulle prime colline che cingono l’insenatura del golfo di Baratti.

Fra i boschi del promontorio si scoprono i ruderi del monastero benedettino di San Quirico che raccontano di una città scomparsa.

Parco di San Vincenzino

Nei pressi di Cecina, all'interno di un parco suggestivo, sorge un edificio romano con ambienti aperti su giardini ed aree porticate. Risalente alla seconda metà del I secolo a.C., la costruzione era munita di un sistema idrico formato da diversi cunicoli che filtravano l'acqua e la raccoglievano in una imponente cisterna sotterranea.

Nei secoli II-III d. C. vennero aggiunte le terme e la sala da pranzo, abbellita da un ninfeo. Successivamente parte delle strutture abitative venne impiegata per la produzione dell'olio.

Verso il V secolo questa villa finì in uno stato di abbandono tale che, sulla sua area, si costruì tra i secoli VII e VIII una estesa necropoli.

Presso l'area archeologica si possono osservare numerosi reperti provenienti dalla villa, quali vasi in ceramica, monete e utensili vari.

Parco archeominerario di San Silvestro

Situato alle spalle di Campiglia Marittima, il parco testimonia secoli di attività di estrazione e lavorazione dei metalli. La visita guidata prosegue tra musei, miniere ed un borgo fondato circa mille anni fa.

Durante il percorso si segue in treno il tragitto compiuto dai minerali, dalla fase di estrazione nella Valle del Temperino a quella di lavorazione presso gli impianti di trattamento della Valle dei Lanzi. Sullo sfondo si vedono, ai piedi del Monte Calvi, i resti del villaggio fortificato di Rocca San Silvestro, cuore del Parco.

Costruito per iniziativa della famiglia dei Della Gheradesca, interessata a sfruttare le risorse minerarie della zona, il borgo si sviluppa su due livelli: in lato dominano le residenze nobiliari, in basso sono relegate l'area industriale e quella abitativa.