Parchi naturali nella provincia di Lucca

Parco Naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli

Situato lungo il tratto costiero centro settentrionale della Toscana, il parco rientra nelle province di Pisa e di Lucca.

Malgrado si trovi in un'area fortemente urbanizzata l'ambiente non ne ha risentito, riuscendo a conservare intatta la propria fisionomia naturale, come testimonia il lungo tratto di costa non edificata, che da Viareggio arriva sino a Livorno!

Sito web: www.parcosanrossore.it
E-mail: parco@sanrossore.toscana.it

Informazioni
Telefono 050 525500 - Fax 050 533650

Lago di Massaciuccoli

"La campagna che resta di là dell'argine destro del Serchio ha tutti i suoi scoli nel lago di Massaciuccoli, il quale è uno stagno d'acqua chiara e profonda ... La bellezza e la vastità di questa pianura" hanno avuto tra i più illustri estimatori Giacomo Puccini. Proprio nel suo "non mai abbastanza amato Torre del Lago" il Maestro volle far costruire una villa, attualmente aperta al pubblico, in cui compose alcune delle sue biù belle melodie le cui note risuonano ogni estate in questo luogo in occasione del Festival Pucciniano.

Per poter cogliere appieno la ricchezza faunistica e lacustre di questa zona è opportuno fare una gita in battello sulle acque calme di questo lago, tra i tipici giunchi e canneti. Questo rigoglioso specchio palustre, il più esteso in Italia, offre l'ambiente ideale per oltre 200 specie di uccelli stanziali quali il germano reale, l'airone cinerino e rosso, il falco di palude ed il cavaliere d'Italia. Per favorire l’avvistamento della fauna ornitica si può consultare l'oasi birdwatching Lipu di Massaciuccoli che, tra i vari compiti, si occupa anche di organizzare osservazioni astrologiche, di preparare gli alloggi nella piccola Foresteria e di compiere visite al Museo per l’Ecologia della palude.

Eventi, escursioni

  • Festa del parco
    Per dodici giorni nel mese di maggio sono organizzati manifestazioni ed eventi finalizzati a far conoscere al pubblico il Parco Regionale
  • Sono possibili visite in battello con partenza da Torre del Lago

Come arrivare

  • In treno
    La stazione più vicina è quella di Torre del Lago Puccini

Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano

Lungo i crinali dell’Appennino tosco-emiliano si estende l’ultimo nato tra i parchi nazionali italiani. Nel versante toscano le province interessate dalla presenza del parco sono quelle di Massa Carrara e di Lucca. Raggiungendo quote tra le più elevate della catena appenninica, il parco presenta una straordinaria ricchezza di ambienti diversissimi tra loro, ognuno dei quali è caratterizzato da varie specie vegetali e animali.

Dapprima ci si immerge nei boschi che ricoprono le pareti dei monti sino a quasi 1.700 metri di quota. Al di sotto dei 1.000 metri predominano i querceti, spesso convertiti in castagneti da frutto, mentre al di sopra prende il sopravvento la foresta di faggio, dove vivono indisturbati cinghiali, caprioli e cervi che vanno in cerca di cibo per le radure erbose e arbustate, salendo di quota durante i mesi più caldi. Le faggete sono talvolta interrotte da boschi di conifere, in prevalenza di abete rosso e bianco, impiantate per recuperare i versanti più degradati dal pascolo e dall’eccessivo sfruttamento forestale. Alcune di queste zone così disboscate sono invece state trasformate in arbusteti tra i cui rami nidificano coppie di uccelli non comuni quali l’averla piccola ed il saltimpalo.

Salendo di quota le foreste lasciano spazio alle brughiere, tra cui è particolarmenete diffusa quella a mirtillo, dove nasce sporadicamente il sorbo alpino, in Toscana presente solo sulle Alpi Apuane e sul tratto di Appennino del parco che, riparato dalle miti correnti tirreniche ed esposto ai freddi venti continentali, presenta condizioni climatiche perlopiù prossime a quelle alpine, che si riflettono sulla flora e sulla fauna delle quote più alte.

Poco più in alto si aprono a perdita d'occhio vaste praterie, dove nei laghi, spesso di origine glaciale, si rispecchia il cielo solcato dal gheppio, dalla poiana, talvolta dal falco pellegrino e, sul versante toscano, dall'aquila reale che qui trova una delle sue prede preferite: la marmotta. Pascolano in queste distese verdi, schizzate da macchie di colori cangianti con l'alternarsi delle stagioni, caprioli, cervi ed anche mufloni, la cui presenza garantisce al lupo, reintrodotto da poco, di sopravvivere.

Arrampicandosi si raggiungono le vette dei monti che qui superano i 2.000 metri di quota.

Parco delle Apuane

Le Alpi Apuane si distinguono dal vicino Appennino grazie alla morfologia assai aspra, con le loro valli profondamente incise ed i versanti imponenti e molto inclinati. Noto per la bellezza dei propri marmi e per gli abissi e le cavità del sottosuolo carsico, il Parco delle Apuane interessa i territori di Massa Carrara e di Lucca. S'innalza a fare da spartiacque tra le due province il Monte Pisanino. Una bella e triste leggenda circonda la sua vetta, la più alta delle Apuane. Si racconta che il nome "pisanino" dipenda dal fatto che in questa zona cercò rifugio un soldato pisano accusato di tradimento. Ferito, l'uomo fu curato da un uomo e da sua figlia dai quali, non avendo svelato il proprio nome, veniva chiamato "il pisanino". Nonostante le attenzioni della giovane il soldato morì, arrecando in lei un dolore così profondo che tutti i giorni la ragazza andava a piangere sulla sua tomba. Ogni lacrima si trasformò in una pietra e in poco tempo ebbe origine il più alto monte delle Apuane, chiamato in memoria di quell'infelice amore il Pisanino.

Itinerario nella provincia di Lucca

Nel cuore del parco delle Alpi Apuane, immersa nel verde della Garfagnana e adagiata sui fondali di un lago, giace una piccola Atlantide: Fabbriche di Careggine. Questo piccolo borgo di fabbri ferrai fu abbandonato nel 1953 quando venne sommerso dall'acqua per la creazione di un bacino artificiale. Ogni dieci anni, all'apertura della diga, il paese fantasma si sveglia dal suo torpore al vociare dei turisti e alle luci del sole. Dunque se siete così fortunati da capitare in tale data non perdetevi la possibilità di visitare questa attrattiva unica nel suo genere! Da qui si possono ammirare le pareti della Roccandagia e del Sumbra.

Rimanendo in Garfagnana un'altra tappa imperdibile è la Grotta del Vento. Percorrendone gli itinerari sotterranei scende il silenzio interrotto solo dal sibilo del vento e dal mormorio di torrenti che carezzano le pietre calcaree, depositarie di un'eredità geologica antichissima: enorme è infatti il numero di detriti marini risalenti a quasi 200 milioni di anni fa, che attestano la presenza del mare in questa zona.

Un'altra grande cavità nascosta nelle viscere di queste montagne è l'Antro del Corchia, il più rilevante complesso sotterraneo d'Italia. "Un’oasi di rara bellezza in mezzo ad un mondo di pietra, di fango e d’acqua" la definì lo speleologo Jean-Carlo Fait e a ben guardarla, scendendo nei suoi abissi, percorrendo i suoi sentieri che si intersecano come in un labirinto, pare di penetrare in un fitto bosco pietrificato in cui ovunque stalattitti e stalagmiti ricordano l'intrecciarsi di rami e di tronchi. L'ambiente più affascinante è la Galleria delle Stalattiti, una monumentale cattedrale scavata dalla Natura milioni di anni orsono.

Sito web: www.parcapuane.toscana.it
E-mail: www.parcapuane.toscana.it/Contattaci.htm

Informazioni
Telefono

Eventi, escursioni
Per conoscere gli eventi organizzati durante l'anno all'interno del parco cliccate QUI.

Come arrivare

  • In treno
    La stazione più vicina alla zona dove si trova l'Antro del Corchia è quella di Forte dei Marmi

Parco naturale dell'Orecchiella

Il Parco naturale dell'Orecchiella si trova in una posizione privilegiata, estendendosi su un vasto altopiano da cui domina la Valle del Serchio, contornato dal massiccio delle Alpi Apuane e dai boschi dell’Appennino Toscano. Vanta un importantissimo patrimonio naturalistico: corsi d’acqua, zone palustri, boschi di faggi, castagni e conifere (è stato reintrodotto l’abete bianco), per non parlare poi delle varie specie animali che vi abitano. Tra le voci della foresta può capitare di udire il bramito del cervo, il grugnito del cinghiale e magari l'ululato del lupo appenninico. Nelle apposite aree di osservazione faunistica il visitatore potrà vedere questi ed altri animali, come i caprioli ed i mufloni. Simbolo del Parco è l’aquila reale che ne attraversa il cielo.

La massima altitudine è raggiunta dalla cima del monte Prado che tocca i 2054 metri, ai confini con la provincia di Reggio Emilia. Per quanto concerne la sua conformazione geologica e morfologica, il Parco presenta aspetti assai diversificati, dalle asprezze calcaree della Pania di Corfino si passa al morbido profilo dell'altopiano.

Il Parco Naturale dell'Orecchiella si divide in tre riserve naturali, "l'Orecchiella", "la Pania di Corfino" e "Lama Rossa", ed ospita un interessante orto botanico.

Orari di apertura

  • Da Pasqua fino al 1° Novembre: solo domenica
  • Da Giugno a Settembre: ogni fine settimana e dal 1° Luglio al 15 Settembre tutti i giorni

Informazioni
Telefono 0583 619098 - Fax 0583 619002

Come arrivare
Nelle vicinanze si trova la stazione di Castelvecchio Pascoli.