Prato
Presentazione
“Io son di Prato, m'accontento d'esser di Prato, e se non fossi nato pratese vorrei non esser venuto al mondo. E dico questo non perché son pratese, e voglia lisciar la bazza ai miei pratesi, ma perché penso che il solo difetto dei toscani sia quello di non esser tutti pratesi”
Curzio Malaparte
“Ho detto che sono inventamestieri: e infatti i mestieri che fanno i pratesi se li sono inventati loro, a cominciar da quello d'esser pratesi, perché anche l'esser pratese è un mestiere, e non è tra i più facili: pratese vuol dire uomo libero, e il mestiere dell'uomo libero, come tutti sanno, non è certo tra i più facili, specie in Italia”
Curzio Malaparte
“O Prato, o Prato, ombra dei dì perduti, chiusa città, forte nella memoria, ove al fanciul compiacquero la Gloria e la figliuola di Francesco Buti! Spazzavento, alpe delle mie virtuti, che lustri come di ferrigna scoria, ove parvemi svelta alla Vittoria penna di nibbio fra' tuoi sassi acuti! O lapidoso letto del Bisenzio ove cercai le sìlici focaie vigilato dal triste pedagogo, camminando in disparte ed in silenzio, mentre l'anima come le tue ghiaie faceasi dura a frangere ogni giogo!
Gabriele D’Annunzio
Manifestazioni
Ostensione della Sacra Cintola
Piazza del Duomo, 8 settembre, Natale, Pasqua, 1° maggio, 15 agosto
Manifestazione religiosa in cui la Sacra Cintola, cintura di lana fine che si conserva nel duomo, appartenente alla Vergine Maria che la donò a San Tommaso, viene mostrata dal pulpito esterno della cattedrale ai fedeli.
Numeri utili
Agenzia per il turismo
Via L. Muzzi, 38 - 59100 Prato
Telefono 0574 35141 - Fax 0574 607925
apt@prato.turismo.toscana.it
Come arrivare
- In Auto
- In Treno
Prato è attraversata da due linee ferroviarie: la Bologna-Firenze e la Firenze-Lucca. La città quindi risulta ben collegata ad importanti città italiane come Roma, Milano, Firenze, Bologna e Napoli. - In Aereo
Prato non possiede aeroporti propri. Quelli più vicini sono l'aeroporto Galileo Galilei di Pisa e l'Amerigo Vespucci di Firenze
Storia
Gli Etruschi abitarono a Prato fino al V-IV secolo a.C. In età romana sorse il "Pagus Cornius" nell'area del "prato" attorno al quale, caduto l'Impero Romano, si formò un quartiere che nel secolo XI divenne il fortilizio del Conte Alberto. Divenuta libero Comune, Prato sconfisse Pistoia alla fine del XII secolo e attraversò un periodo di benessere economico. Dominata dagli Angioini prima, dai Guazzalotti poi, la città, stremata da un'epidemia di peste, finì nel 1350 sotto il dominio fiorentino che non limitò la crescita della città.
Dalla metà del XIX secolo, lo sviluppo di una moderna industria tessile comportò una notevole espansione economica, demografica ed urbanistica.