Santuario della Verna

Sarà per la sua posizione sulla sommità della rupe e immersa nella foresta, che aiuta a trasformare il viaggio in una sorta di percorso interiore, sarà per le sue origini legate a san Francesco, fatto sta che in questo luogo si respira un'atmosfera particolare, intima, riposante, che stimola la contemplazione. Ascoltando la dolce voce del silenzio, non più distratti da inutili brusii, si riscoprono gli autentici valori che si nascondono talvolta nelle cose più umili. Nella fisionomia di questo paesaggio rude, selvatico nei suoi anfratti, e al tempo stesso generoso nella folta vegetazione, riposante nella quiete che lo circonda, si rispecchiano le doti che hanno caratterizzato il poverello d'Assisi che qui, ritiratosi a pregare nel 1224, ricevette da Dio le stimmate.

Nei secoli seguenti il monte, noto anche come Calvario serafico, è divenuto non solo un importante crocevia spirituale, ma anche custode di innumerevoli tesori di rilevanza storico-artistica. I vari edifici sorti all'interno del Santuario francescano sono infatti stati arricchiti da pregevoli opere d'arte.

Il fascino di questo luogo ha sempre attratto molti pellegrini e visitatori. Per questo sono andate incrementandosi le strutture destinate all’accoglienza e all’ospitalità, tra cui la foresteria.

Chiesa di santa Maria degli Angeli

Costruita per volere di san Francesco su modello di quella della Porziuncola, in terra assisiate, la chiesa è divisa in due parti. La parte più antica va dal cancelletto centrale fino alla pala quattrocentesca collocata sull’altare, una delle opere eseguite in terracotta invetriata da Andrea della Robbia conservate in questa chiesa.

Basilica 

Al suo interno, in una cappella, sono custoditi i ricordi più cari della Verna, ossia reliquie o oggetti usati da san Francesco: la tovaglia, la ciotola, il bicchiere, un pezzo di corda, il flagello di penitenza in catenelle di ferro, il bastone. Al centro, in una teca in bronzo, la reliquia preziosa del sangue di san Francesco: si tratta di un pezzetto di panno di lino tenuto dal santo sulla ferita del costato per difenderla dalla ruvida tonaca di lana. Per le grandi festività è condotto in processione alla Cappella delle Stimmate.

Di pregevole esecuzione sono inoltre il coro dagli stalli finemente intarsiati e le terraccotte robbiane.

Corridoio delle stimmate

Costruito dal 1578 al 1582, questo lungo porticato è riparato da vetri piombati, cosicché anche negli inverni nevosi i frati possono continuare l’antica tradizione della processione al luogo in cui Francesco ricevette le stimmate. Sulla parete a monte sono illustrate scene della vita del santo di Assisi soffermandosi sui fatti riguardanti il periodo trascorso alla Verna.

Verso metà una porta con borchie di chiodi permette di accedere a un angolo impressionante. A sinistra il muro del Romitorio, davanti una visuale splendida sulla foresta, a destra una grotta formata da un rovinio di massi, in fondo una roccia orizzontale. Su questa nuda pietra Francesco si concedeva un po' di riposo. La griglia di ferro è stata aggiunta poiché la gente, ritenendola miracolosa, ne asportava dei pezzi.

Alla fine del corridoio si apre la cappella Loddi dove è ubicato un magnifico Crocifisso ligneo quattrocentesco.

Cappella delle Stimmate

Una cornice in marmo rosso segnala il luogo in cui Francesco fu "trasformato tutto nel ritratto visibile di Cristo Gesù crocifisso", come racconta san Bonaventura nella Legenda Maior. La cappella, anticamente affrescata da Taddeo Gaddi e da Jacopo del Casentino, contiente la terracotta robbiana più grande mai realizzata, misurando 5,90 x 4,20 metri.

Una volta all'aperto, dalla ringhiera in ferro potrete ammirare un panorama mozzafiato sulla valle del Casentino e mentre lo sguardo spazia tra i colli e tra le "le colonne altissime di roccia della Verna" soffermatevi sul piccolo anfratto recintato che accolse indenne san Francesco gettato giù da un precipizio dal diavolo.

Convento

Nato come piccolo eremo, questo edificio è diventato nel tempo un convento grandioso che delle origini ha conservato il linguaggio semplice, scevro di ornamenti. Una bellezza ruvida e austera è da sempre quella che caratterizza l'architettura francescana, in linea con la regola di povertà e umiltà impartita dal suo fondatore.

Orario di apertura

Santuario
Orario invernale 6.30-19.30; Orario estivo 6.30-21.30 

Cappella delle Stimmate
Orario invernale 8-17; Orario estivo 9-19

Museo
Orario invernale (aperto solo sabatoe domenica) 10-12 e 13-16
Orario estivo (aperto tutti i giorni) 10-12 e 13-16

Sito web: www.santuariolaverna.org
E-mail: la.verna@libero.it

Informazioni
Telefono 0575 5341
Fax 0575 599320

Come arrivare

  • In treno
    La stazione più vicina è quella di Bibbiena da dove si prosegue con un altro mezzo fino a Chiusi della Verna.
  • In autobus
    Da Bibbiena parte il pullman per Chiusi della Verna.

Manifestazioni

  • Ogni giorno si celebra l’Ora Nona in Basilica con processione alla Cappella delle Stigmate
  • Da martedì dopo Pasqua si svolge la Tre Giorni Biblica
  • Durante i mesi di Luglio e Agosto si tiene il Festival dell’organo
  • 15 Agosto è la ricorrenza dell'assunzione della Vergine e la festa della Basilica
  • 17 Settembre è la solennità delle Sacre Stigmate 
  • 4 Ottobre si festeggia San Francesco