Cortona itinerari artistici

Itinerario A Da porta Santa Maria alla chiesa di San Francesco

Varcando la porta di Santa Maria inizia la nostra passeggiata per Cortona alla scoperta delle molte bellezze che questo antico borgo ospita all'interno della propria cinta muraria, anticamente costruita dagli Etruschi e poi in buona parte rifatta successivamente. Da qui si prendono via Iannelli, fiancheggiata da alcune caratteristiche case trecentesche, e quindi via del Gesù, arrivando così in piazza Duomo, dalla cui balconata si gode uno stupendo panorama.

Duomo
Innalzata sui resti di un tempio pagano e documentata come pieve nel secolo XI, questa chiesa ottenne il titolo di cattedrale da papa Giulio II nel 1507. Nei secoli ha subito numerosi rifacimenti, i più recenti dei quali impediscono una lettura esauriente delle forme rinascimentali con cui fu progettata nel Quattrocento da Giuliano da Sangallo.

Tra le numerose opere conservate spicca l'Adorazione dei pastori di Pietro da Cortona, uno dei più illustri figli di questa città.

Museo diocesano
Ospitato all'interno del complesso architettonico del Gesù, il museo si trova di fronte alla Cattedrale. Nelle sue sale sono esposte numerose opere d'arte che vanno dal II secolo d.C. all'arte moderna e che provengono prevalentemente dalle chiese cittadine. Da non perdere è la splendida Annunciazione del Beato Angelico e il Compianto su Cristo Morto di Luca Signorelli, grande artista cortonese, cui la città ha intitolato il teatro.

E, come l'attrice Diane Lane in Under the tuscan Sun, passiamo proprio davanti al teatro mentre percorriamo via Casali che congiunge il fulcro del potere religioso con quello civile. Si costeggia palazzo Casali, altresì noto come palazzo Pretorio e attuale sede del Museo dell'Accademia etrusca e della città di Cortona, e giunti in piazza Signorelli su cui si apre l'ingresso di questo edificio entriamo a visitarlo.

Museo dell'Accademia etrusca e della città di Cortona - MAEC
Chi visita Cortona non può trascurare di ammirare i tanti tesori custoditi in questo museo. Lungo i suoi piani si snoda un percorso espositivo che documenta ampiamente le origini etrusche della città e non solo. Vi sono infatti conservati anche oggetti di età preistorica, pregiati reperti romani e egizi, nonché interessanti testimonianze di arte medievale e moderna. Fra le opere più preziose merita citare il lampadario etrusco in bronzo, la Tabula Cortonensis, terzo testo etrusco per lunghezza, il cosiddetto tempietto Ginori, grande trofeo in porcellana realizzato dalla manifattura di Doccia, e la toccante Maternità di Gino Severini.

Adiacente al museo si erge il duecentesco palazzo comunale; fiancheggiandolo si arriva in piazza della Repubblica, dove si trova il palazzo del Capitano del Popolo. In prossimità di questo centro civile, camminando per via Santucci, si incontra la chiesa di San Francesco.

Chiesa di San Francesco
È questo il grande complesso francescano edificato su disegno di frate Elia, lo stesso che aveva progettato la basilica di San Francesco ad Assisi. Discepolo del santo assisiate, di cui fu anche vicario, volle far costruire questa chiesa nel punto più alto della sua città natale.

 Itinerario B Il santuario di Santa Margherita e la fortezza del Girifalco

Collocati al di fuori del centro storico, sulla sommità del colle di Cortona, si ergono due complessi di notevoli dimensioni. Visitando la città è bene non perdere l'occasione di visitarli.

Santuario di Santa Margherita
Laddove si innalza la chiesa attuale sorgeva una piccola chiesa eretta dai monaci camaldolesi nell'XI secolo. Danneggiata nel corso del Sacco di Cortona del 1258 venne ricostruita da santa Margherita. In seguito alla sua morte i cortonesi decisero di innalzare una chiesa più grande, su disegno di Giovanni Pisano, in cui fu traslato il corpo della santa, alla quale fu dedicato l'edificio.
Purtroppo nella seconda metà del XIX secolo, venne quasi interamente distrutta. Dell'antica costruzione permangono soltanto il coro e due volte a crociera. Così come si presenta, la chiesa è opera degli architetti Falcini, per quanto riguarda l'interno, e Castellucci, per la facciata.

Da segnalare sono il ricco mausoleo di marmo di scuola senese nella parete sinistra del transetto e l'urna della Santa, opera di Pietro da Cortona. Su un altare della navata destra si ammira un prezioso Crocifisso in legno, già nella chiesa di San Francesco, opera di inizio Duecento, davanti al quale la santa era solita pregare.

Fortezza del Girifalco
L'imponente edificio trapezoidale fu costruito per volere del granduca Cosimo I all'apice del colle che domina il borgo e l'intera Valdichiana.

Posizione panoramica e che in passato dovette risultare particolarmente strategica come testimonia il succedersi di fortificazioni in epoca etrusca, romana e medioevale.

Su tali rovine si innalza questo superbo esempio di architettura militare. Restaurata recentemente è divenuta sede di mostre nel periodo estivo, ed è visitabile da aprile a settembre. Dalla sommità della torre, si può scorgere un panorama mozzafiato.