Pisa itinerari artistici

Itinerario A Da piazza dei Miracoli a piazza San Francesco

Questo nostro itinerario ha inizio in una delle piazze più famose al mondo: piazza dei Miracoli, come venne ribattezzata da Gabriele D’Annunzio. I suoi magnifici monumenti sono il segno evidente della ricchezza e del potere raggiunti nel Medioevo dall’antica Repubblica marinara di Pisa. Il candore del pregiato marmo di Carrara, di cui sono rivestiti, risalta sul verde prato e contro il cielo azzurro.

Duomo
Piazza dei MiracoliDedicata a santa Maria Assunta, la cattedrale venne innalzata a partire dal 1064 sotto la guida di Buscheto prima e Rainaldo poi. La facciata presenta la struttura a fasce bianche e nere, tipica del romanico pisano, e nella parte superiore quattro ordini di loggette. I tre portali bronzei sono pregevole opera cinquecentesca, in sostituzione degli originali distrutti durante un incendio, fuorché una che tuttora si può ammirare sul lato rivolto verso la torre. Di influenza islamica la foggia della cupola e il Grifo in bronzo che sovrasta l’abside (sostituito da una copia mentre l’originale è al Museo dell’Opera del Duomo). Una curiosità: sul fianco che guarda il camposanto monumentale, sul sesto pilastro dalla facciata, si possono vedere una serie di fori incisi nella parete, sono le “dita del diavolo”, leggenda vuole che contandole si ottenga ogni volta un numero diverso. L’interno, maestoso e luminoso, conserva alcuni capolavori tra cui il pulpito trecentesco di Giovanni Pisano e la tomba dell’imperatore Arrigo VII.

Battistero
Iniziato nel 1152 da Diotisalvi, il battistero fu ampliato a più riprese sino all’Ottocento quando durante alcuni interventi di restauro alcuni visi dei Santi assunsero le sembianze dei grandi protagonisti del Risorgimento italiano, così è possibile riconoscere i volti di Mazzini e Garibaldi.
All’interno si osservi il bel fonte battesimale dove fu battezzato Galilei.

Torre pendente
Questa torre circolare è il campanile della cattedrale, costruito a partire dal 1173 da Bonanno Pisano e poi da Giovanni di Simone e Tommaso Pisano. I lavori furono interrotti a causa del cedimento del terreno che ne ha determinato la nota pendenza.

Camposanto monumentale
Sul lato settentrionale della piazza, addossato alle Mura, è stato edificato il camposanto a partire dal 1278. Purtroppo i bombardamenti della seconda guerra mondiale hanno danneggiato gli affreschi che ne decoravano le pareti, tuttavia entrandovi se ne possono ancora ammirare alcuni, bellissimi quelli di Buffalmacco; di grande interesse è anche la serie di sarcofagi ivi conservati, sia pagani che cristiani.

Museo delle Sinopie
La nascita di questo museo è strettamente legata agli eventi della seconda guerra mondiale; fu infatti a seguito del bombardamento sul camposanto che gli affreschi danneggiati vennero staccati portando così alla luce le sinopie, ossia i disegni preparatori delle pitture parietali, che trovano nelle stanze degli antichi Spedali la loro attuale collocazione.

Museo dell’Opera del Duomo
All’angolo con la piazza dell’Arcivescovado si trova all’interno di un palazzo duecentesco questo museo. Nelle sale disposte su due piani sono esposte moltissime opere provenienti dal complesso di piazza dei Miracoli.

Percorrendo via Santa Maria, su cui vediamo affacciarsi alcune case torri realizzate durante il Medioevo dalle più potenti famiglie, si fiancheggia piazza Cavallotti, attraversiamola e proseguiamo per via Dei Mille, dove si trova la chiesa di San Sisto. Costeggiata si arriva in una delle più scenografiche piazze della città: piazza dei Cavalieri.

Piazza dei Cavalieri
Piazza dei CavalieriAntico foro della città romana, poi centro della Repubblica Pisana, questa piazza deriva il nome dalla presenza degli edifici, eretti su decisione del granduca Cosimo I, destinati alla sede ed ai servizi dell’Ordine sacro e militare dei Cavalieri di Santo Stefano, da lui fondato per difendere le coste del Mediterraneo. Il progetto della piazza si deve a Vasari che sempre per Cosimo I realizzò la Galleria degli Uffizi. Tra i palazzi che costruì e che tuttora vi si possono ammirare risalta l’imponente facciata del palazzo dei Cavalieri o della Carovana, attualmente sede della prestigiosa Scuola Normale Superiore. La facciata è decorata dagli stemmi dei Medici e dei Cavalieri, dai busti dei Medici e da graffiti che raffigurano le arti, i segni zodiacali e le virtù.
Sulla destra del Palazzo sorge la chiesa dei Cavalieri dedicata a Santo Stefano la cui costruzione iniziò nel 1506. Nell’interno spazioso e semplice sono esposte alle pareti le bandiere prese ai nemici vinti dai Cavalieri. Inoltre si trovano dipinte immagini della vita di Santo Stefano e storie dell’Ordine.
Sul lato opposto si erge il Palazzo dell’Orologio dove, in epoca medioevale, si trovavano la casa-torre detta palazzotto di Giustizia e la torre della Fame, tristemente nota poiché qui fu rinchiuso e fatto morire di fame, con i suoi tre figli, il conte Ugolino della Gherardesca, figura resa celeberrima dalla penna di Dante.

Prendiamo via Ulisse Dini che confluisce in piazza San Felice. Da qui si sbuca in borgo Stretto, via centralissima e arteria commerciale della città. Attraversiamo questa strada giungendo in prossimità di Salsa, storica pasticceria della città. Percorriamo a questo punto via San Francesco sino a raggiungere l’omonima grande chiesa.

Chiesa di San Francesco
Questo monumentale edificio, annesso al convento francescano, fu costruito nel Duecento in mattoni, eccetto la facciata che però è seicentesca. All’interno la chiesa si presenta maestosa e solenne; numerose le lapidi tombali, tra cui quella del conte Ugolino della Gherardesca. Grazioso il chiostro circondato da portici quattrocenteschi.

Risalendo lungo via Berlinghieri incontriamo via San Lorenzo che fiancheggia piazza Martiri della Libertà. Attraversatala ci troviamo dinanzi alla chiesa di Santa Caterina.

Chiesa di Santa Caterina
Insigne esempio di commistione tra romanico pisano e gotico, questo edificio fu costruito dai Domenicani insieme al convento nel Duecento.

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Itinerario B I lungarni

Lungarno Simonelli
All’inizio del lungarno, in prossimità del ponte della Cittadella si trova la quattrocentesca Torre Guelfa innalzata durante la prima dominazione fiorentina. Dalla sua sommità si spalanca allo sguardo la vista dei Lungarni e dell’intera città.
Accanto alla torre sorgevano gli arsenali della marina pisana, usati in seguito per le svariate funzioni di cantieri della flotta medicea, carcere, caserma, stalle sino a giungere a quella odierna come sede di mostre, esposizioni, convegni.

Lungarno Pacinotti
All’incrocio con via Santa Maria si trova il palazzo Reale; prima di andarlo a visitare andiamo a visitare la chiesa di San Nicola, posta all’inizio della strada.

Chiesa di San Nicola
Se la leggenda vuole che sia stata costruita nell’anno 1000, è sicuro che questa chiesa ha subito notevoli modifiche nei secoli a partire dal Duecento quando venne annessa al convento degli Agostiniani. Prima di entrare a visitarla osserviamo il corridoio-cavalcavia ad arco che la collega al Palazzo Reale e che per secoli ha consentito prima ai granduchi di Toscana e poi ai sovrani di Italia di raggiungerla dalle loro stanze. L’interno settecentesco, in stile barocco, conserva tra le varie opere la Madonna col Bambino dipinta da Francesco Traini, quella lignea di Nino Pisano, un bel Crocifisso attribuito a Giovanni Pisano.

Palazzo Reale
Iniziato nel 1583 per volontà del granduca Francesco I de’ Medici, che ne affidò il progetto a Bernardo Buontalenti, il palazzo doveva sostituire il più antico palazzo mediceo. Da residenza della corte medicea, quindi lorenese ed infine sabauda, il palazzo è attualmente sede del Museo nazionale. Nelle sue stanze, arredate con mobili d’epoca, possiamo ammirare accanto a molti dipinti di artisti italiani compresi tra il XV e il XIX secolo, anche bronzetti, miniature, ceramiche, monete e medaglie. Interessante è visitare la sala in cui sono esposte le armature del “Gioco del Ponte”, storica rappresentazione di un combattimento corpo a corpo di tradizione medievale che tuttora ha luogo durante i festeggiamenti del Giugno pisano.

Continuando la passeggiata sul Lungarno Pacinotti tra gli edifici spiccano per la loro bellezza il palazzo alla Giornata, dall’elegante facciata seicentesca, attuale sede del Rettorato, e il palazzo Agostini, esempio unico a Pisa e rarissimo in Italia di paramento di stile gotico in cotto decorato con elementi fitomorfi e antropomorfi e simboli araldici. Negli ambienti al piano terra ospita dalla fine del Settecento lo storico caffè dell’Ussero. Come ogni grande città di cultura che si rispetti, anche Pisa ha avuto nell’Ottocento il suo salotto letterario, un luogo di ritrovo per i grandi personaggi che hanno studiato presso la sua rinomata Università, come Carducci, Fucini, Guerrazzi ed ancora per i membri del primo Congresso Italiano degli Scienziati. Il retro del Palazzo ospita il Cinema Lumiére, il più antico cinema italiano in esercizio.

Ancora pochi metri e il lungarno Pacinotti termina in piazza Garibaldi cui fa da sfondo la bella facciata del palazzo del Casino dei Nobili, costruito agli inizi del Seicento.

Lungarno Mediceo
Dopo un breve tratto si incontra piazza Cairoli in cui al centro si innalza la colonna sormontata dalla statua dell’abbondanza di Pierino da Vinci, nipote del celebre Leonardo. Sul lato nord si affaccia la chiesa di San Pierino in Vinculis.

Chiesa di San Pierino in Vinculis
Eretta tra i secoli XI e XII, la chiesa è a due piani. Al piano superiore si possono osservare il ricchissimo pavimento a mosaici del XIII secolo, le belle pitture parietali ed un sarcofago paleocristiano del III secolo d.C. con bassorilievi.

Appena superata piazza Mazzini, si può ammirare il palazzo dove risiedevano i Medici prima di trasferirsi nel palazzo Reale. Quindi troviamo incastonata nel Lungarno la piccola piazza di San Matteo in Soarta su cui si affacciano la chiesa di San Matteo e il Museo nazionale.

Museo nazionale di San Matteo
Il museo è situato in una parte dell’ex convento delle suore benedettine di San Matteo, costruito tra i secoli XII e XIII. Nelle sue stanze sono conservate opere di grande pregio realizzate durante i secoli per la città di Pisa da numerosi artisti. L’ordinamento museografico, che suddivide le opere cronologicamente, facilita questo affascinante viaggio durante il quale si possono ammirare le opre dei celebri Simone Martini, Gentile da Fabriano, Donatello, Masaccio, Beato Angelico, Guido Reni. E inoltre dipinti di artisti tedeschi, catalani e preziosi oggetti d’arte applicata: exultet, bronzetti, rilievi, ricami, vetri e cristalli, avori e miniature.

Chiesa di San Matteo in Soarta
Risalente all’XI secolo, l’edificio apparteneva alle suore benedettine. Nel corso dei secoli ha subito alcune trasformazioni come risulta visibile dalla facciata seicentesca. La parte medievale della chiesa è ancora chiaramente distinguibile sul lato del lungarno. Stupendo all’interno è l’affresco sulla volta con la Gloria di San Matteo.

A questo punto raggiunta piazza Santa Marta attraversiamo il ponte della Fortezza raggiungendo così il lungarno Galilei.

Lungarno Galilei
All’angolo con il lungarno Fibonacci si vedono le mura che circondano il giardino Scotto, parco cittadino. Queste facevano un tempo parte della Fortezza San Gallo, eretta nel Quattrocento su progetto di Filippo Brunelleschi. Proseguendo il cammino si incontra palazzo Lanfranchi che, come indica il nome, appartenne ai Lanfranchi, una delle più antiche ed illustri casate pisane, che Dante ricorda nella Divina Commedia. L’edificio, già sede di mostre temporanee, dovrebbe a breve ospitare in maniera permanente il Gabinetto di disegni e stampe dell’Università degli Studi di Pisa.
Ad un certo punto il Lungarno si apre su una piazzetta che custodisce uno dei più begli edifici religiosi della città.

Chiesa del Santo Sepolcro
Costruita nel XII secolo su disegno di Diotisalvi (lo stesso del Battistero di Pisa) per l’Ordine dei templari, l’edificio ha pianta ottagonale e fino a metà Ottocento era circondato da un porticato cinquecentesco. Il suo nome ha origine dalla crociata guidata dal vescovo di Pisa Daiberto, in seguito alla quale i Pisani vollero costruire una chiesa che fosse, chiesa, ospedale, albergo e convento, su modello della moschea di Homar che i cristiani di Gerusalemme avevano chiamato Templum Domini. Sul pavimento molte lastre tombali, tra cui quella di Maria Mancini Colonna, nipote del cardinale Mazzarino e favorita di Luigi XIV, morta a Pisa nel 1715.

Il lungarno Galilei si conclude con l’aprirsi di piazza XX Settembre dove si vedono le Logge dei Banchi, maestoso loggiato eretto verso l’inizio del Seicento su disegno di Bernardo Buontalenti per raccogliere in un unico luogo il mercato di generi vari.

Lungarno Gambacorti
Subito all’inizio del lungarno, in posizione angolare sulla piazza è posto palazzo Gambacorti, la cui facciata è un bellissimo esempio di gotico. Continuando questa passeggiata possiamo ammirare una chiesetta che è un autentico gioiello del Gotico italiano.

Chiesa di Santa Maria della Spina
Santa MariaCostruita nel Trecento lungo le sponde dell’Arno, fu smontata e ricostruita nell’Ottocento per problemi di sicurezza. Questo piccolo scrigno marmoreo è abbellito da rosoni e intarsi, da esili edicole che ospitano statue realizzate dai maggiori artisti del tempo e che culminano in cuspidi, guglie, pinnacoli. All’interno la piccola navata rettangolare, separata con tre archi dal presbiterio, custodisce parte del suo patrimonio artistico.

Lungarno Sonnino
Passeggiando per questo lungarno si può osservare la caratteristica facciata con cornici in cotto dell’edifico che già fu sede del convento delle Benedettine. In prossimità sorge sulla piazza di San Paolo a Ripa d’Arno l’omonima chiesa.

Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno
Eretta nel secolo IX, fu ricostruita nel XI, si noti il bell’uso di pietre diverse con conseguenti effetti di policromia sulla facciata a loggette. All’interno, sono visibili resti di ricchissime decorazioni pittoriche, attribuite a Buffalmacco.

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